Da molti anni Maja Smrekar si dedica alla ricerca di relazioni con attori non umani. Le sue opere operano all'interfaccia tra arte, scienza e tecnologia, ma lo sguardo dell'artista slovena sull'"altro" non è mai distanziato e freddo-analitico, ma sempre caratterizzato da un profondo impegno emotivo.

La mostra si concentra sull'impronta personale di Maja Smrekar e sull'esperienza emotiva del lavoro con i suoi collaboratori animali. La mostra è stata creata in memoria di Ada, il cane di Maja Smrekar, scomparsa all'inizio dell'estate.

Nell'ambito della sua borsa di studio Follow Fluxus, Maja Smrekar ha sviluppato un nuovo lavoro che si collega alla sua installazione del 2018 e alla performance a lungo termine "Opus et Domus". In essa, l'artista tesse un filo con i propri capelli e con quelli dei suoi cani Ada e Byron. Smrekar ha ora utilizzato questo filo per un lavoro di ricamo che riprende la sua concezione allargata della famiglia e della maternità. La filatura e il ricamo diventano metafore di un lavoro di cura femminile ambivalente, con cui Smrekar mette in discussione la strumentalizzazione sociale e politica del corpo femminile e animale non umano.